Per il 72% dei dipendenti le cause di stress più importanti sono la riorganizzazione del proprio lavoro, il numero di ore prestate e il carico eccessivo di lavoro (Health and Safety Executive – HSE).
Gli effetti negativi non si rivelano solo sul benessere psico-fisico dei lavoratori, ma hanno anche sulle imprese e sull’economia nazionale in termini di riduzione della produttività e aumento dell’assenteismo.
Oggi lo stress legato all’attività lavorativa rappresenta una delle sfide principali con cui confrontarsi nel campo della salute, della sicurezza e della prevenzione.
Questa condizione interessa quasi 1 lavoratore su 4 e dagli studi condotti emerge che una percentuale compresa tra il 50% e il 60% di tutte le giornate lavorative perse è dovuta a patologie stress-correlate.
La tensione, i ritmi di lavoro sempre più incalzanti, la sovraesposizione alle diverse attività, l’incertezza sono esperienze che riducono la capacità di attenzione nel proprio lavoro.
Oggi il lavoro procura stress in concomitanza con l’esigenza di essere sempre più connesso su molti canali contemporaneamente (cellulare, mail, chat, social network); così tempi ed energie spesso si disperdono e si vive in uno stato di disattenzione cronica.
Il calo dell’attenzione e l’innalzarsi del livello dello stress possono influenzare la propria partecipazione nel lavoro, costituendo una condizione di grande disagio psico-fisico.
Non si vive più il lavoro con impegno, dedizione e passione ma si subisce la situazione al lavoro con affaticamento, ansia, angoscia, tensione e depressione.
In azienda introdurre la Mindfulness che porta maggiore consapevolezza è una risposta adeguata all’ambiente lavorativa attuale in continua evoluzione e dove sentirsi bene è diventato una conquista.