Quando si tratta di mindfulness, ognuno porta con sé la propria personale e peculiare modalità di avventurarsi in una cosa di questo tipo. Non possiamo fare a meno di utilizzare e di costruire su tutto ciò che è avvenuto nella nostra vita, anche se si è trattato, e forse si tratta ancora, di qualcosa di doloroso.
Quando si comincia a praticare, il nostro passato, qualunque esso sia stato, il dolore e la sofferenza che ha comportato, tutto questo diventa la base da cui partire per stare nel momento presente con consapevolezza, equanimità, chiarezza e sollecitudine.
Abbiamo bisogno del nostro passato; rappresenta l’argilla non ancora cotta nella fornace sul tornio del vasaio. Il lavoro e l’avventura di tutta una vita è quello di non rimanere intrappolati né nel passato, né nelle nostre idee e concetti, ma di rivendicare l’unico momento che abbiamo veramente, che è sempre questo.
Prendersi cura di questo momento può avere un significativo impatto su quello successivo e quindi sul futuro: il nostro e quello del mondo.
Se possiamo essere consapevoli di questo momento, possiamo fare in modo che il prossimo momento sia davvero differente, anche in modo creativo, poiché, grazie alla nostra consapevolezza, sapremo evitare di far pesare su di esso altre aspettative.
(Tratto da: Mindfulness per principianti, Jon Kabat-Zinn)